Il riconoscimento dell’Accademia di Svezia allo scrittore d’origine giapponese ma naturalizzato britannico. Il suo romanzo più noto è ‘Quel che resta del giorno’, il più recente ‘Il gigante sepolto’.Nei primi libri (i suoi titoli sono editi in Italia da Einaudi) Un pallido orizzonte di colline e Un artista del mondo fluttuante, usciti negli anni ’80, c’è l’ombra di questa seconda (o prima) patria della mente. Con Quel che resta del giorno, Ishiguro si immerge invece, con una sensibilità finissima, nella società inglese e nelle sottigliezze della sua stratificazione sociale, per tornare in Quando eravamo orfani ad oscillare tra Gran Bretagna e Oriente, raccontando le vicende di un orfano geniale, Christopher Banks, cresciuto nei migliori college inglesi ma deciso, da adulto, a tornare sulle tracce dei genitori, scomparsi nella Shanghai d’inizio Novecento. Un tema, quello di un’infanzia orfana di figure adulte, che torna in Non lasciarmi, una distopia ambientata in un collegio della campagna inglese, protagonisti tre ragazzini destinati, a loro insaputa, a diventare donatori di organi.Ne Gli Inconsolabili e in Notturni il fil rouge è la musica: un musicista in una città dell’Europa centrale, che ha raggiunto per un concerto ma che forse custodisce i segreti del suo passato è al centro de Gli Inconsolabili, mentre i Notturni sono cinque i ritratti di musicisti sospesi sull’abisso, artisti-alter ego dello stesso scrittore, che da giovane voleva diventare una rockstar.
Premio Nobel per la Letteratura 2017, vince Kazuo Ishiguro
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